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  • 25 Ottobre 2017

    Ecco come incentivare i cittadini ad avere più cura della propria salute

    I dottori devono essere di buon esempio. Devono suggerire i comportamenti e l’alimentazione più corrette, ma anche che ne verifichino l’adozione

    Suggerire uno stile di vita sano, un po’ di movimento fisico, una alimentazione varia e regolare, poco sale e niente fumo, alcolici misuratamente, è abbastanza semplice, il difficile è fare mettere in pratica questi consigli. Molti di noi sembrano, infatti, totalmente impermeabili a qualsiasi azione di sensibilizzazione.

    Come fare allora per incentivare i cittadini a avere più cura della propria salute? Si potrebbero tassare di più, ad esempio, le sigarette o l’alcol, e destinare quelle tassazioni aggiuntive a finanziare i programmi di prevenzione, oppure ancora “premiare” chi aderisce ai programmi di controllo offrendogli periodici controlli gratuiti. Ma tutto questo, seppure utile, da solo non basterebbe, se non associato a una capillare azione che faccia leva sui medici. I dottori hanno un ruolo chiave grazie alla forza della loro relazione con i pazienti. E’ fondamentale che non solo siano di buon esempio (e un medico che fuma non lo è), che suggeriscano i comportamenti e l’alimentazione più corrette, ma anche che ne verifichino l’adozione.
    Oggi gli strumenti tecnologici per farlo ci sono (dagli smartphone che registrano il numero di passi, ai programmi che calcolano le calorie introdotte e consumate), senza coercizioni, ma così come si verifica che un  paziente abbia assunto correttamente una classica terapia medica, bisognerebbe controllare l’aderenza ai programmi di prevenzione basati sugli stili di vita.
    Sforzarsi di far capire l’importanza della prevenzione è un compito cruciale per i medici, spesso frustrante ma fondamentale. Si pensi a quanti anni di vita regaliamo quando convinciamo qualcuno a smettere di fumare o quando controlliamo la sua pressione arteriosa, la sua glicemia, il suo peso corporeo, e quanti risparmi per il nostro Servizio Sanitario.