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  • 25 Novembre 2025

    Quando un Kennedy diventa paladino dell’antiscienza

    Il Paese che maggiormente ha contribuito al progresso mondiale della conoscenza oggi guida ormai le schiere dell’antiscienza

    Messaggio complottista contro i vaccini a una manifestazione
    L’alfiere di questo manipolo di neo-revisionisti è Robert F. Kennedy Jr., il segretario alla salute americano, figlio di una delle dinastie più importanti e progressiste della storia degli Stati Uniti. Una vera nemesi storica. E se le sparate, i repentini cambi di opinione e i voltafaccia del presidente Trump indignano e disorientano la politica mondiale, l’azione di Kennedy rischia di essere ancora più pericolosa e dannosa. L’ultima notizia è la ridicola pubblicazione sul sito di una di quelle che furono fra le più prestigiose e importanti istituzioni americane, il Center for Disease Control and Prevention, della frase testuale: “L’affermazione - i vaccini non causano autismo - non è basata su evidenze perché gli studi non hanno escluso la possibilità che i vaccini infantili causino autismo”. Sic! Dopo decenni di studi e contro studi, dopo che l’autore della pubblicazione (poi ritrattata) che sosteneva questa tesi è stato smascherato e poi radiato dall’Ordine dei Medici inglese, ora siamo daccapo.

    Kennedy ha prima licenziato Susan Monarez, la direttrice del CDC, per essersi rifiutata di allontanare altri dirigenti non allineati e approvare raccomandazioni antiscientifiche sui vaccini, poi ha azzerato la commissione sulle pratiche di immunizzazione, sostituendo esperti di chiara fama con “amici” dalle dubbie competenze, infine ha deciso un netto taglio dei finanziamenti alla ricerca sui vaccini a mRNA. Adesso il varo della nuova politica di comunicazione a cui viene obbligata proprio l’agenzia che dovrebbe garantire sorveglianza e prevenzione delle malattie infettive. Di questo passo ci troveremo a discutere perché la curcuma non è stata utilizzata come antivirale contro il Covid durante la pandemia! Il riferimento non è casuale perché la domanda è stata posta durante una delle audizioni della nostra commissione parlamentare sulla pandemia, ovviamente sottintendendo misteriose trame ordite da Big Pharma. Difendere la scienza dall’oscurantismo complottista è la nuova battaglia di civiltà a cui tutti i ricercatori degni di questo nome sono oggi chiamati.

    Foto Unsplash